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Posts written by Highway To Implosion

view post Posted: 26/4/2020, 20:32 BG Lolinus Mounn - La Casetta di Tom Bombadil
Alcune precisazioni prima di approvare:
- non esiste un monastero di nani dedicato ad Aule, al massimo un tempio nella stessa Montagna Solitaria. Visto che il tuo pg è anche monaco, l'unico monastero ufficiale della Terra di Mezzo si trova a Kallrist e si chiama "Monastero di Baixing" (è neutrale quindi accoglie generalmente tutti i monaci e chi ha bisogno di aiuto)
- gli unici orchi che avete potuto incontrare per la strada verso Kallrist, raggiungibile poi dal porto di Tharbad con una nave specifica, sono quelli di Moria

Per il resto è accettabile, sistema questi due dettagli ovviamente.
view post Posted: 30/8/2017, 20:12 Nuovo player - Il Puledro Impennato
Benvenuto tra noi :) io sarò in vacanza da domani all'11 settembre quindi per giocare dovrai aspettare un po'. Ci vediamo al mio ritorno!
view post Posted: 8/8/2017, 14:09 Buondi - La Caverna di Gollum
Salve benvenuto nel forum. Puoi scrivere anche qui in questo post tutte le idee che hai e saremo più che lieti di aiutarti con l'ambientazione e indirizzarti nella scelta del pg da giocare :)
view post Posted: 20/1/2017, 11:19 Buongiorno a tutti! - La Caverna di Gollum
Benvenuto su Arda, Andrea. Ci incontreremo in game intanto buon divertimento :)
view post Posted: 20/1/2017, 11:17 Bug? - La Torre di Alatar
Nessun bug per entrambe le cose, semplicemente la scritta appare per un errore della IA dei mob. Per quanto riguarda il loot direi che è corretto, agli inizi è difficile fare i soldi e ne servono parecchi quindi è un aiuto che offriamo ai giocatori :)
view post Posted: 17/1/2017, 02:33 Salve... eccomi - La Caverna di Gollum
Benvenuto nel server :) per quanto riguarda la presenza di altri giocatori è normale che ce ne siano pochi. Il server ha quasi 13 anni e molti dei vecchi giocatori hanno smesso oppure hanno scelto altri giochi. Sicuramente troverai dentro sempre noi DM e alcuni nostri amici. Fermati a fare GDR con noi quanto ti raggiungiamo o ci incontri per la strada, vedrai che ti divertirai ancora di più! Buon gioco :)
view post Posted: 6/9/2015, 23:09 ~ E all'improvviso i confini del tempo caddero ~ - La Biblioteca di Osgiliath
Sesto giorno del mese di Yavannië, anno 1436 Q.E. 11.42, ora locale di Brea

BREA

Giunse il momento della serata in cui la mercante Yvette si preparava a ritirare la mercanzia dal bancone, i bambini correvano verso casa richiamati dai genitori e Willy Cactaceo accendeva le fiammelle dei lampioni all'esterno della locanda.
Fu un attimo.... tutti a Brea si voltarono a guardare la volta celeste illuminata come se la notte avesse ceduto d'improvviso il passo al giorno.
“Mamma c'è un arcobaleno in cielo!” esclamò il figlio più piccolo del fattore.
L'ondata di energia che proveniva dal Nord era talmente colorata e luminosa da assomigliare davvero ad un arcobaleno, e lo stupore sui volti della gente fu grande quando quell'enorme bolla colpì la città avvolgendola e poi espandendosi nelle quattro direzioni.
Yvette si bloccò a metà strada quando i suoi occhi incrociarono quelli della sorella Canette, morta sei anni prima durante l'attacco dei non morti. La giovane, che dimostrava una decina di anni, aiutava la vecchia madre Maggie a trascinare il carretto con le mercanzie. Ed intorno la città mutò in una Brea del passato, con le vecchie case, la vecchia fattoria con la ruota del mulino ferma per un guasto, un paio di avventurieri che ringraziavano dall'esterno il vecchio Omorzo Cactaceo che aveva appena fatto portare al loro tavolo una pinta di birra. Tutti si fermarono impauriti, disorientati. E in molti riconobbero tra quei passanti amici e familiari morti da tempo. E così come erano apparsi se ne andarono, e Brea tornò ad essere la stessa.
(GDR OFF: durata evento 13 minuti).


THARBAD

E anche nella città portuale la gente rimase a guardare il cielo e quella esplosione di energia multicolore che colpiva tutto e tutti in pieno ma senza fare apparentemente alcun danno. La giovane mercante del negozio dei bardi rimase di sasso nel vedere il vecchio Alatar passeggiare nella piazza dei mercanti con un libro nella mano destra, e la sinistra dietro la schiena in una posa molto abituale.
(GDR OFF: durata evento 3 minuti e mezzo)


CONTEA

Janosh Thunderstorm raggiunse la locanda del Drago Verde per incontrare il giovane hobbit che lo riforniva dell'erbapipa del Decumano. All'improvviso si voltò verso est dove il cielo era totalmente illuminato da splendidi colori che andavano dal bianco al porpora, passando per il giallo, il verde, l'azzurro e il violetto. L'ondata magica colpì in pieno sia lui sia tutti gli hobbit che si erano affacciati dalle finestrelle delle loro case, incuriositi dal rumore che accompagnava lo strano evento.
Janosh rimane a bocca aperta nel vedere un giovane Samvise Gangee accompagnare Frodo Baggins lungo quella via.
“Sarà lunga la strada verso Brea, padron Frodo” furono le uniche parole che il beorniano sentì prima che i due hobbit sparissero nel nulla a metà strada.
(GDR OFF: durata evento 4 minuti)


ISENGARD

L'ondata magica colpì la Torre di Orthanc con una sferzata che non provocò alcun danno, ma Gheldar Mentor se ne accorse lo stesso. Mentre era seduto in biblioteca ad annotare qualche formula in un pesante tomo, Saruman il Bianco gli apparve alle spalle allungando una mano verso la libreria e prendendo una pergamena. E quando il Rosso si alzò dalla sua sedia esterrefatto e cercò di indagare, il Bianco Stregone era già sparito.
(GDR OFF: durata evento 5 minuti e mezzo)


CARN DUM

All'arrivo dell'ondata magica i ranger dunedain stavano di guardia sulle mura mentre i druidi e i sacerdoti pattugliavano all'interno.
Quando suonò l'allarme nessuno riuscì a credere a ciò che veniva mostrato ai loro occhi: una pattuglia di numenoreani neri, capeggiati da Elor Desh, che passava per la strada principale all'interno di una città avvolta dall'ombra, e si dirigeva verso la periferia. Il sacerdote di Orome responsabile del tempio cercò di usare la sua magia, spaventato. Ma prima che potesse proferir parola dei neri non v'era rimasta traccia alcuna.
(GDR OFF: durata evento 10 minuti circa)


EDORAS

La bella Lothiriel uscì all'improvviso richiamata dal suono del corno dell'eored di Theoden. Eomer ed Aries erano in piedi davanti al portone della sala del trono, preoccupati ma soprattutto increduli. Una Edoras di quindici anni prima era in subbuglio, la gente del popolo che si preparava a partire per il Fosso di Helm. Un paio di guardie che urlavano:
“L'esercito della Mano Bianca sta marciando verso di noi”.
E l'ultima cosa che vide prima che la città tornasse alla normalità, con la gente che cominciava a chiudere le finestre per la notte, fu Aragorn in sella al cavallo ed un'esplosione colorata nel cielo che andava verso il reame di Gondor.
(GDR OFF: durata evento 16 minuti)


GONDOR

Ai bastione della corte le guardie del turno di notte davano il cambio a quelle del pomeriggio. Arwen uscì di corsa dalla sala del trono con gli occhi spalancati mentre un'ondata multicolore di magia colpiva la città, lei e le quattro guardie. Al quinto livello una gentile signora che passeggiava mano nella mano col marito, cominciò ad urlare talmente forte da sentirsi male e svenire. E tutti coloro che erano accorsi richiamati da quelle grida videro una cosa sconvolgente. Minas Tirith era baciata dal sole, e in tanti videro nei bambini che correvano e giocavano per le strade loro stessi. Ma non fu questo a colpirli, quanto il giovane Faramir che parlava con suo fratello Boromir che sorrideva amabilmente. E prima che le due figure sparissero nel nulla e a Minas Tirith calasse di nuovo la notte, una voce li fece rabbrividire.
“Lascia stare tuo fratello, ha di meglio da fare che perdersi in chiacchere inutili con te”. Era Denethor, il sovrintendente.
(GDR OFF: durata evento 11 minuti)


MINAS MORGUL

Nella nera città le vie brulicavano ancora di gente. Le guardie di pattuglia, gli avventori della locanda, i maestri delle ombre. La regina Leo Mey rimase attonita quando le sue guardie bussarono alla porta, in uno stato di agitazione evidente, spiegando con difficoltà che un'esplosione colorata aveva colpito la città e dalla dimora dei Nazgul erano appena usciti gli spettri, tutti e nove. Quando giunse sul posto accompagnata dalla sua famiglia e da gran parte della popolazione, Adunaphel si era appena seduta in sella alla sua viverna e lo stregone di Angmar si era già levato in volo. E le loro grida stridule fecero raggelare il sangue di tutti, anche quello di Elaanor che s'incamminava verso il Monte Fato e vide gli spettri planare nel Gorgoroth e sparire nel nulla dopo pochi istanti.
E nella torre della stelle, al passo gelido, Morwen si rese conto di non veder più nulla del futuro. Una sensazione di vuoto e di incertezza che non aveva mai provato prima.
(GDR OFF: durata evento 7 minuti e 45 secondi)



NOTA PER I PG GIOCANTI:
- L'unica cosa nota è che c'è stata un'esplosione che dal Nord si è propagata per la Terra di Mezzo fino a Gondor e Minas Morgul.
- I pg che hanno in scheda una sapienza magica superiore ai 50 punti hanno compreso che si è trattato di un'esplosione magica di tipo illusorio.
- Per una settimana tutti i pg che da BG sono dei divinatori non potranno usare quella scuola di magia. Non vedranno né futuro né passato, nessuno escluso.
- Tutti i PG caster del server (tutti coloro che conoscono la magia e la usano) per tutta la settimana saranno colpiti dalla wild magic (magia selvaggia). Esempio: un mago che volesse lanciare la spell “palla di fuoco” si ritroverebbe invece a lanciare un cono di freddo o una protezione dagli elementi. Un chierico che volesse lanciare una benedizione potrebbe anche lanciare un'implosione. Quindi per la prossima settimana dovrete giocare i pg caster in maniera che si noti che la magia è stata sconvolta dall'evento.
- In giro per la Terra di Mezzo continueranno ad aprirsi dei buchi temporali e continueranno a proporsi ricordi del passato di Arda, poi col tempo la cosa andrà scemando.
view post Posted: 1/9/2015, 17:39 BG Malk e Alderon - La Casetta di Tom Bombadil
Ocean è in vacanza a godersi un po' di relax, farò io le sue veci per quanto riguarda l'approvazione, il commento però è mio. Il bg è misero, davvero molto, e scritto alquanto male ma non siamo tutti degli scrittori provetti. Certo mi aspettavo un po' di più. Ho delle riserve ma in ogni caso...

view post Posted: 1/11/2014, 04:24 ~ Dorwinion ~ - La Biblioteca di Osgiliath



Un tempo il reame di Dorwinion si estendeva al di là delle sponde occidentali del mare di Rhùn. Era conosciuto con il nome di "Nuova Terra", e i suoi abitanti vivevano in armonia sotto il governo delle Tre Sorelle.



Erano tre streghe molto potenti: una portava fluenti vesti bianche, era la più giovane e il suo cuore era avvolto da pura luce; un'altra portava delle vesti rosse e il suo animo era oscuro come la sua magia; la più anziana tra le sorelle portava delle vesti blu, e la sua magia teneva in equilibrio le altre due in modo che l'una non prevalesse sull'altra. Ella era la custode della potente lama dell'Est, simbolo sacro dell'equilibrio di Dorwinion. [...]
Per un'era nel reame regnò la pace, finchè non arrivò la guerra e l'occhio di Sauron cominciò a scrutare la terra di Mezzo dall'alto di Barad-Dur. [...]

La sorella dalle vesti rosse e quella dalle vesti bianche per tre decenni si combatterono divorate una dall'odio e l'altra dalla vendetta, nonostante la più vecchia e più saggia di loro cercasse di riportarle alla ragione...




[...] ma una notte ella perì colpita al cuore dalla sacra lama impugnata dalle due. Il potere della magia dell'equilibrio si dissolse e le due sorelle si uccisero a vicenda.
Il reame venne avvolto dall'oscurità.... la magia selvaggia esplose e gli abitanti persero la loro umanità assumendo forma animale... [...]




I poteri delle tre sorelle morte si riunirono nella Torre di Dorwinion richiamate dal potere della lama, e diedero vita all'oscura creatura che tuttora vi dimora. [...]

Ed ora è la creatura nata dal potere delle tre a custodire il tesoro di Dorwinion... il suo potere è immenso e sconfinato, tanto che il reame perduto è sigillato da una magia antica, affinchè nessuno possa uscire in superficie...
view post Posted: 19/7/2014, 18:13 FOCALIZZAZIONE ARMI DEL CEP - Il Puledro Impennato
Ecco un elenco delle armi del CEP e del loro corrispettivo in gioco.

TINYSPEAR > LANCIA

TRIDENT_1H > TRIDENTE

HEAVY PICK > MARTELLO DA GUERRA

LIGHT PICK > MARTELLO LEGGERO

SAI > MAZZA

NUNCHAKU > MAZZA

FALCHION > SCIMITARRA

SAP > MAZZA

DAGGER ASSASSIN > PUGNALE

KATAR > PUGNALE

LIGHT MACE 2 > MAZZA

KUKRI 2 > KUKRI

FALCHION 2 > SCIMITARRA

HEAVY MACE > MAZZA

MAUL > MARTELLO DA GUERRA

MERCURIAL LONGSWORD > SPADA LUNGA

MERCURIAL GREATSWORD > SPADONE

DOUBLE SCIMITAR > SPADA A DUE LAME

GOAD > KAMA

WIND FIRE WHEEL > KAMA

MAUG DOUBLE SWORD > SPADA A DUE LAME

LONG SWORD 2 > SPADA LUNGA
view post Posted: 11/7/2014, 00:40 Notte sui tetti di Shar-kûk - La Biblioteca di Osgiliath




La neve aveva imbiancato gran parte dei tetti del villaggio quando Yoru, con un atletico quanto pericoloso balzo, era piombato sull'erba. Avevo condannato quel gesto assieme a Yuuki, in quanto avrebbe seriamente rischiato di ferirsi nel caso fosse scivolato su una delle lastre di ghiaccio presenti nel balcone.

< Avrei riso sino a domani se ti fossi fatto male... > gli dissi in tono divertito, mentre la sua sposa mi dava ragione. Chi mai avrebbe potuto darci torto in quella situazione?
“Uomini...” pensai in quel momento, mentre Yoru si pavoneggiava del suo essere così acrobatico.

Era stata una mia scelta quella di dargli il cambio durante il pattugliamento quindi restai volentieri appollaiata sul tetto stretta nel caldo abbraccio del mio mantello. La neve e l'aria malinconica della pianura di Nurn mi ispiravano a cantare. E come ogni notte decisi di esibirmi e di creare una bolla di potenziamento per i miei fratelli nel raggio di qualche metro. Sapevo che qualcuno, più di altri, si fermava ad ascoltarmi. Come musicista dall'ego smisurato ne ero felice, gongolavo nella consapevolezza di avere un devoto ammiratore. Ma lui voleva qualcosa di più da me. Conoscevo troppo bene l'animo degli uomini, le loro perversioni ma soprattutto i loro desideri. Il nostro comandante sapeva essere anche un gentiluomo e si sforzava più che bene per non darlo e vedere, ma io ero sempre stata un passo innanzi a tutti. Da quando ero ricoperta dai tatuaggi esterling per controllare l'ombra, ero tornata ad essere la creatura geniale che si aggirava per Umbar. L'artista che era in me mi rendeva perfetta e completa. L'ombra sotto la mia pelle non riusciva ad emergere in alcun modo ed io la potevo sfruttare al meglio e con il minimo sforzo. Talmente presa da miei pensieri e dall'esecuzione di una ballata tipica dei numenoreani, che narrava la storia dell'incontro tra Sauron e Ar-Pharazôn, non mi accorsi che lui si era seduto sul tetto mantenendo una certa distanza. Smisi di suonare e mi voltai a guardarlo leggermente indispettita.

< Continua pure a cantare, Fynn, avessi saputo che ti saresti fermata non sarei salito... > mi disse senza nascondere quella punta di divertimento nella sua voce.
< Non ho bisogno di una balia mentre sto lavorando, comandante. Sono più che in grado di sostituire il principe Mor'dahud > gli risposi in tono secco.
< Lo so bene, Fynn. Hai una voce molto piacevole, dono raro per un'Ombra. Allora volevo fare lo spettatore ma più da vicino. E mi hanno definito in modi ben peggiori, “balia” è un complimento > rispose lui irritandomi ulteriormente.

Mi voltai di nuovo per evitare di guardarlo e di riempirlo d'insulti. Era pur sempre il mio comandante e le leggi dell'Ordine mi imponevano giustamente il rispetto per un diretto superiore. Prima che tornassi ad accarezzare le corde dell'arpa e continuare la mia ballata, lui mi fece una domanda a bruciapelo.

< Qual è la tua storia, Fynn? >
< Una storia come tante, niente di speciale > risposi in tutta fretta e con poco interesse, sperando che la sua curiosità si placasse.
< Quelli come me e te hanno sempre una storia. Per quanto possa essere banale e già vista merita di essere ascoltata, non credi?> la sua insistenza mi faceva venir voglia di saltare giù dal tetto come aveva fatto Yoru poco prima. Ma quando mi girai per guardarlo e chiedergli di lasciarmi stare mi accorsi che si era avvicinato di poco. Aveva sì i capelli ancora neri e scuri, ma gli occhi erano come i miei. Anche lui portava i segni della corruzione seppur leggeri.
< La conosci la mia storia, la conoscono tutti all'Ordine > non avrei mai voluto rispondergli ma lo feci rivolgendogli inconsciamente del tu. < Ho trascorso parte della mia vita nel vizio, ho ucciso molte persone, ho abbracciato l'ombra come una vecchia amica. Davvero non mi sembra niente di così eclatante >.
< Questa è la versione che tutti conoscono, è vero. Ma anche io sono stato umano per molti anni prima che qualcosa scattasse in me e mi cambiasse per sempre. Quindi qual è la tua storia, Fynn? > mi fece la stessa domanda e per un attimo rimasi immobile a guardarlo. Aveva sul volto la tipica espressione di chi non ha intenzione di mollare.
< Una storia per una storia, Dorian. Ti dico la mia se farai altrettanto > mi sembrò una richiesta più che ragionevole. E lui acconsentì.
< D'accordo, Fynn > e gesticolando mi invitò a cominciare. La mia storia sarebbe stata la prima.
Si mise comodo sul tetto, per quanto si potesse stare a proprio agio tra le tegole innevate, e rimase in religioso silenzio ad ascoltarmi.

< Sono nata ad Umbar quasi venticinque anni fa. Avevo una madre fin troppo amorevole e dal cuore gentile, una sorella più piccola di un anno che stravedeva per me e uno sporco bastardo per padre. Ci umiliava in ogni modo e quando era ubriaco si divertiva a picchiarci. Di solito era nostra madre a pagarne le conseguenze, ma ci andava pesante anche con mia sorella. Ero talmente invisibile per lui che nemmeno riteneva importante colpirmi con la cintura. Secondo lui ero figlia di un altro e ogni volta che incrociava il mio sguardo aveva la scusa buona per pestare a sangue mia madre. La accusava di averlo tradito... > respirai a fondo l'aria fredda della notte e continuai il mio racconto.
< Mio padre aveva sempre avuto il pessimo vizio di accusare gli altri dei crimini che gli appartenevano. Ho almeno una sorellastra ad Umbar e chissà quanti altri fratelli, d'altronde il vecchio bastardo non si sapeva tenere addosso i pantaloni soprattutto dopo aver scolato un'intera bottiglia di liquore. Aveva più amore da dare alle puttane al bordello che alla sua famiglia >.
Lo vidi trasalire ma la cosa durò un battito di ciglia. Mi fece cenno di continuare.
< Mia madre era una persona semplice dall'animo buono e lo aveva sempre riaccolto tra le sue braccia. Aveva insegnato sia a me che a mia sorella il potere del perdono, il voler cercare il lato positivo in ogni persona anche in quella più malvagia. Aveva permesso a me di studiare musica e mi aveva comprato i primi strumenti, a mia sorella aveva regalato piccoli attimi di felicità insegnandole a cucire. Lei rendeva quello schifo vivibile. Era il motivo per cui rimanevo ancora legata alla “luce” >. Mi fermai un attimo: un rumore di passi veloci ed una cavalcata avevano attirato l'attenzione di entrambi. Si trattava di Yoru che cercava di tenere il passo di Yuuki e di Veldrin. Percorrevano la strada per il Gorgoroth.
< Continua pure, Fynn. Dicevi che tua madre ti teneva legata in qualche modo > mi disse per farmi girare nella sua direzione e continuare.
< Si. Mia madre era come la speranza, quella a cui fanno affidamento da sempre gli uomini liberi. Ma quando mio padre ha ucciso lei e mia sorella è cambiato tutto > dissi a bassa voce tradendo una piccola emozione ed arrestando quel fiume di parole.
< Hai pensato che se le cose orribili accadono in un mondo dove ti viene promessa la speranza e ti viene insegnato a perdonare, non può certo esistere di peggio > e fu lui a dire le parole che mi ronzavano nella testa. Era quello che io avevo pensato tanti anni prima. Annuì e scacciai quella nota di malinconia dai miei ricordi.
< Ho pensato che abbracciare l'ombra non sarebbe stato poi così male, Dorian, se da sempre ne hai fatto inconsapevolmente parte. Non era così difficile passare in un mondo dove non c'è luce, dove non devi dare spiegazione per le tue azioni, dove non sei costretto a perdonare i mostri come mio padre. Mi sono semplicemente lasciata andare, l'ho ucciso ed ora sono qui > conclusi tutto d'un fiato.
Passò un minuto abbondante prima che Dorian smettesse di fissare il vuoto, pensieroso, e aprisse bocca rivolgendo di nuovo il suo sguardo nella mia direzione.
< Una storia per un'altra come d'accordo > mi disse.
< E' il tuo turno > lo incalzai.
< Non ho mai conosciuto mia madre né tanto meno mio padre. Lei era sicuramente una giovane prostituta costretta ad abbandonare suo figlio per necessità. Mi ha lasciato davanti alla porta di un fabbro a Tharbad tanti anni fa. Sono un po' più vecchio di quel sembra, mi mantengo giovane e bello grazie alla corruzione> cercò di strapparmi un sorriso ma mi limitai a sollevare gli occhi al cielo. Lui tossì e proseguì con il racconto. < Lì ho lavorato per molto tempo con Boim, l'avevo conosciuto quando era ancora un bambino, e grazie a lui avevo racimolato i primi soldi. Poi mi sono accorto che fare il ladro non mi bastava, aspiravo a qualcosa di meglio. Per questo mi sono imbarcato per Umbar e mi sono unito ai mercenari di Sauron. Ho ucciso chi dovevo e chi volevo, ho fatto tutto ciò per cui ero pagato. Mi sono salvato durante la guerra fuggendo assieme ai numenoreani di Carn Dum. E lì che ho conosciuto il mio maestro, Veldrin, a cui devo tutto ciò che sono. Mi ha addestrato e fino a poco tempo fa mi ha tenuto chiuso all'Ordine per rendermi l'Ombra che sono. Io l'ho abbracciata perché ero destinato a qualcosa di più grande, come umano non avevo ricevuto niente e persino mia madre mi aveva gettato via come un sacco di rifiuti. Volevo dimostrare il contrario > concluse il suo breve racconto lasciando me pensierosa stavolta. Io avevo ricevuto un po' di affetto e conforto da mia madre e mia sorella, ma lui da nessuno.
< Come hai fatto a controllare la tua Ombra?> gli chiesi.
< Addestramento e i tatuaggi, Fynn. Li porto anche io > e sollevò la manica della sua camicia per mostrarmi una serie di spire nere. Prima che la riabbassasse notai un movimento repentino dei tatuaggi nella mia direzione. < Non ti ricordi di me ma ci siamo visti tante volte. Ci siamo incrociati nei momenti in cui eri fuori di te e di tenevano in quattro. Tu l'hai fatta entrare in profondità Fynn, sei salva per un pelo > aggiunse.
< Già... l'ho lasciata entrare e ho rischiato di perdere tutto ciò che ho ora >.
< Perchè, Fynn? C'è sempre un motivo e con me non puoi mentire. Io l'ho fatta entrare perché l'Ombra è stata l'unica cosa che mi abbia fatto sentire utile ma soprattutto vivo. Ma tu? > il suo incalzare mi metteva a disagio perché per me lui rimaneva uno sconosciuto. Avrei davvero potuto rivelare al mio comandante il motivo per cui ero quasi morta schiacciata dal peso dell'Ombra?
< Non insistere su questo, Dorian. E' personale. Ho già detto fin troppo, d'altronde cosa sei tu per me?> la mia risposta fu secca e decisa.
< In questo momento non sono il tuo comandante, vedimi come un buon ascoltatore che ha avuto il tuo stesso percorso con qualche differenza > e di nuovo la sua risposta mi mise a disagio.
< Ho altri ascoltatori per questo, Dorian >.
< Tipo il tuo fidanzato?> ribattè.
< Attento a quel che dici, Dorian. Stai parlando del principe di Harad. E non è il mio “fidanzato”, ma un caro amico. Cosa ne vuoi sapere tu? Controlla le parole o me ne fregherò altamente del tuo grado di comando! > per rafforzare la mia minaccia gli puntai un coltello alla gola. Lui non si mosse ma sorrise. Stavo rischiando grosso in quel momento e lo sapevo, ma la sua impertinenza era irritante. Il comandante mi fece abbassare il pugnale e mi chiese di tranquillizzarmi. Respirai a fondo e mi scusai.
< Oltre a saper ascoltare so anche osservare, Fynn. Ognuno di noi fa quello che ritiene giusto per controllarsi. Era solo una sciocca battuta... ma tu dovresti rilassarti. Potrei farti rapporto per questo > da come mi si era rivolto era fin troppo palese che era stato discepolo di Veldrin, era calmo e pacato come lo specchio di un lago.
< Mi scusi, comandante. Non si ripeterà mai più. Ma davvero mi innervosite... > riposi il pugnale e il tono della mia voce dimostrava che ero sincera nello volermi scusare. La sua era stata solo una battuta, fuori luogo, ma si limitava a quello.
< Perchè ti rendo nervosa, Fynn? >
< Perchè mi girate attorno come un avvoltoio. Io non sono interessata a nessuna cosa vi passi per la mente > ritornai a dargli del voi per alzare una barriera tra me e lui.
< Non ho detto né fatto nulla, Fynn. Non ti fasciare la testa prima che sia rotta > mentre mi diceva quelle parole decise di distanziarsi fisicamente, come se avesse intuito che avevo bisogno di spazio. < Sono io a dovermi scusare con te, non volevo importunarti >. Era sincero e non avevo dubbi, da sempre ero stata abile nello scoprire i bugiardi e nell'evitare i raggiri.
Non so cosa mi avesse spinto a compiere il passo successivo, ma non ci pensai troppo a lungo a cercarne una ragione. E gli dissi una cosa che non avevo mai confessato a nessuno.
< L'ho fatta entrare per riempire il vuoto che si era creato nel mio cuore. L'Ombra era l'unica cosa che mi facesse provare dei sentimenti, anche se di odio e vendetta, che mi facesse sentire viva in un mondo dove di vita non ce n'era più. Senza l'ombra ero solo un guscio vuoto. Non ero più nulla. Avevo perso la speranza > e glielo dissi con gli occhi pieni di dolore e di calde lacrime. Il pesante tratto di matita nera, in gran parte colato a causa della neve, arrivò sino alle mie gote mentre folate di vento gelido mi scompigliavano i capelli.
< Ed ora che è sotto controllo sento di nuovo quel vuoto. In parte riesce a colmarlo Caranthir, ma non basta. Nessuno potrà mai ridarmi la speranza > un singhiozzo, infido e inopportuno, mi fece tacere.
Il modo in cui mi guardò mi fece sussultare. Non so cosa stesse provando in quel momento o a cosa stesse pensando. Si limitò ad alzarsi e prima di saltare giù dal tetto e svanire mi disse qualcosa che mi turbò.
< Devo andare via da qui... > la sua voce tremava.
Di nuovo mi lasciai avvolgere dal mantello e attesi l'alba. Perchè gli avevo confessato una cosa così intima? L'avevo davvero sconvolto con le mie parole? Avrebbe sicuramente fatto rapporto.

Edited by Highway To Implosion - 11/7/2014, 01:55
view post Posted: 25/6/2014, 23:53 Ricordi di Arda - La Biblioteca di Osgiliath
Minas Morgul, residenza di Mord Loke, mese di Nárië anno 1435 Q.E.

- Estratto dal diario di Kalayaan -

[...]
Kizâd è davvero di poca compagnia. Continua ad andare avanti e indietro per questa sala e tormenta i due soggetti legati al tavolo delle torture. Per infierire mi ha appena ricordato che è trascorsa la mezzanotte ed è ufficialmente il giorno del mio compleanno. Dubito che mi faranno una festa a sorpresa con tanto di torta a più strati e decine di regali da scartare Entro domani mattina devo consegnare l'ennesima relazione. La Magia e la quinta cerchia: manipolazione dell'energia arcana ed elementale. L'ho finita da un pezzo e non so che altro fare, non posso nemmeno scrutare tra i ricordi del mio carceriere o in quelli dei due disgraziati legati al tavolo. Questo dannato bracciale comincia a pesare... la situazione mi va stretta ma ho commesso un errore troppo grande e merito la punizione. Però una ragazza diciotto anni li compie una sola volta. Poi non mi sento molto bene... la stessa sensazione di due anni fa... l'effetto della magia di Gheldar Menthor... il processo sta terminando. Avrei tanto bisogno di lui, di affondare le mani nella sua chioma rosso fuoco, ma questo conforto non me lo concederanno.
[...]


“Avevi detto che la relazione era finita, signorina.”
La voce di Kizâd incuteva sempre una certa paura a chi l'ascoltava, soprattutto per l'imponenza della sua figura e per il tono sempre troppo pacato. Il carceriere fissò Kalayaan dall'alto dei suoi quasi due metri a braccia incrociate, in attesa di una risposta.
“Si... stavo solo correggendo alcune imprecisioni. Il maestro è molto pignolo e non ama le sbavature d'inchiostro” rispose la giovane haradrim riponendo la piuma a terra.
Il numenoreano prese l'occorrente per la scrittura e lo posò su uno dei tavoli di marmo liberi.
“Anche se è il tuo compleanno, ragazzina, non ti è permesso stare sveglia sino a tardi. Devi riposare o mi accuseranno di non aver badato alla tua salute e al tuo benessere. Per avere la pelle scura sei pallidina. Mettiti a dormire subito”. Non sembrò tanto un consiglio quanto un ordine.
“Non mi sento molto bene, Kizâd. Essendo il mio diciottesimo compleanno la magia che mi ha fatto crescere è cessata. Il mio corpo sta trovando un equilibrio. Magari sarebbe meglio che la principessa Dy'noire o la principessa Annan venissero a controllarmi” chiese la giovane cercando di non abbassare lo sguardo. Avrebbe voluto qualcun altro ma onde evitare di mettersi in guai più grossi aveva optato per le principesse. Nessuno le avrebbe negato la loro visita.
“I corvi di Loke recapiteranno il messaggio. Qualcuno verrà per te. Ma ora mettiti a dormire”. Il carceriere prese una sedia e vi si accomodò, stiracchiando le braccia e poi allungando le gambe sul pavimento. Lo sguardo fisso sui due malcapitati legati al tavolo delle torture.
Kalayaan si distese su un fianco posando la testa sul suo mantello adattato a soffice cuscino per l'occasione.
Prima di chiudere gli occhi lucidi gonfi di lacrime pronte ad uscire a tradimento, soffiò via un cumulo di polvere accanto al palo di legno da cui fuoriuscivano le catene che le stringevano braccia e polpacci, ma senza procurarle troppo dolore. Immaginò per un attimo di spegnere diciotto candeline su una torta di fragole e cioccolato.
“Buon compleanno a me”.
Sorrise appena e asciugò una timida lacrima sulla guancia. Scivolò lentamente in un sonno senza sogni come accadeva da tante notti a questa parte.

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