ForumFree

Setsuko Sesaki, (easterling guerriero/maestro d'armi)

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 29/9/2015, 15:37

Junior Member

Group:
Member
Posts:
8

Status:


Questa storia ha bisogno di essere narrata. Come quelle storie che si cantano nelle locande, questa viene cantata nelle stanze da te della periferia di Ruhn, dove i bordelli, non sono bordelli, e le puttane si chiamano Geiko.
Perchè sarebbe stato quello, il suo destino, in un mondo di contraddizione e disciplina, lonano anni luce dalla modernità di Morgul... la Ruhn delle periferie, dove le donne non hanno valore, e dove la Guerra e l'Onore la fanno da padrona.

Iwao, L'Uomo di Pietra, aveva sei figli maschi. Il primo fu colpito dall'onta della codardia, e rinunciò alla carriera militare che suo padre aveva scelto per lui, suicidandosi. Il suo nome non viene pronunciato, e la sua anima vaga nella memoria del paese. "I suoi occhi avevano il colore dell'Acqua. Aveva poco valore", questo disse Iwao quando trovò il cadavere di suo figlio, appeso ad un ramo di ciliegio.
Gli altri cinque fratelli, erano tutti stati venduti al Tempio, poichè nessuno, per Iwao, avrebbe potuto renderlo fiero, secondo lui. Non aveva preferiti, non aveva altro che il suo Onore, e il suo Ego smisurato.
Sayuri, la moglie, aveva oramai abbandonato l'idea di poter crescere un figlio, quando un giorno, una strana sensazione piuttosto conosciuta, tornò a farle visita.
"Sono incinta". Disse al marito intento a lucidare le sue armi.
"Di nuovo? E di nuovo mi darai figli inutili". Fermo, distaccato, si alzò, molto probabilmente per andare in qualche Hanamachi, per soddisfare le sue maschili esigenze.

Sayuri curava questo figlio, nella speranza di poter dare qualcosa di prezioso al marito, non lo amava, ma non voleva su di lei il disonore di aver avuto solamente figli "non buoni" per l'esercito reale.
Passarono i mesi, ed ella cantava a questo bambino, che poco si muoveva, e che non la calciava, nè le provocava i dolori che gli altri le avevano provocato in gravidanza..
E venne quel giorno, dove le doglie si fecero sentire, ma il bastone di ciliegio, in mezzo ai denti non fu stretto così tanto, e dal Giglio nacque qualcosa di inaspettato, ma che per Sayuri sarebbe stato il riscatto...
Così credeva, la donna, ansiosa di conoscere il nuovo nato.

"UNA FEMMINA! CHE TU SIA MALEDETTA, DONNA. E QUEGLI OCCHI, QUEGLI OCCHI COLOR DELL'ACQUA. RIMARRAI IN CASA NEL DISONORE DI UNA SERVA. TI RIPUDIO!"

Era una bambina pelle chiarissima, i capelli neri, le labbra rosse e quegli occhi. Blu.
Ma era la prima cosa che sarebbe stata sua. Dopo una vita a non avere valore, Setsuko, questa bambina buona e mite, sarebbe stata sua.
Iwao prese una nuova moglie. Aveva concesso a Sayuri di poter rimanere nella sua casa, e avrebbe venduto la bambina, alla Okiya del quartiere, non appena ella fosse stata abbastanza grande.
Come per uno scherzo del destino, la seconda moglie dell'Uomo di Pietra era sterile. Ma secondo le leggi, doveva tenersela, poichè significava che il futuro non gli aveva riservato alcun figlio Onorevole.

Setsuko intanto cresceva, era graziosa, non bella, e molto alta per la sua età.. la particolarità stava nei suoi occhi, erano blu, densi come quelli del fratello di cui lei non sapeva niente.
Si divertiva a guardare il padre, mentre si esercitava con la spada, e a copiarne i movimenti, lei, con un bastone in mano, scimmiottava i suoi gesti, nella speranza che lui la vedesse, nella speranza di avere un po' di approvazione.
"Ahahahhaha! Piccola cagna d'acqua, ma cosa vuoi fare? Femmina e con uno sguardo senza onore. Andrai a fare la puttana, e nemmeno facendo quello, riuscirai a riportarmi l'onore che merito! Sono stato un Cavaliere al servizio della Sovrana. Non avrai mai il mio cognome. MAI!!!".
Setsuko non abbassava il capo, come le era richiesto dalla sua condizione. Era forte, caparbia, sapeva cosa voleva, e più che l'onore del padre, voleva riscattare quello della madre, e come sempre erano botte, ma non frustate, quelle no, poichè la frusta le avrebbe tolto valore, e non sarebbe stata una Mayko perfetta. Crebbe senza un cognome, Setsuko, ed arrivò quel giorno, dove dovette lasciare la casa e andare all' Okiya.

"Ricordati sempre, l'acqua scava la pietra, Setsuko, se ha valore per te, sappi che ti ho amata, mia piccola Goccia di Mare" Le ultime parole prima di dormire, queste, di sua madre: mentre Setsuko faceva finta di dormire, lei le carezzava il capo, e gliele ripeteva tutte le notti.

Crebbe fino ai quindici anni nell'Okiya, e le bastonate, per lei, erano all'ordine del giorno, perchè si allenava di notte, mentre le altre dormivano, ed imparava come non fare rumore, e come diventare forte. Scappare, era l'unico modo per non dover essere venduta al miglior offerente.
Ma un giorno successe qualcosa che le cambiò la vita. Come sempre spiava le sue "sorelle", mentre si intrattenevano con gli avventori della Casa. Aspettava in silenzio che finissero la cerimonia del te, e sgattaiolava per rubare le spade dei soldati, addormentati, e usarle per allenarsi... tutte le notti era così, fino a quando..

" Brava, molto brava!" Un battito di mani la deconcentrò nel suo allenamento. Un uomo alto, con un kimono da cavaliere la sovrastava, esattamente dietro di lei. Setsuko si voltò, e quello che vide fu solamente un ragazzo, molto alto, dalla pelle chiara ed una lunga chioma di capelli neri che gli scendevano sulle spalle, il volto le ricordava qualcuno, ma la paura non riusciva a concederle tregua per concentrarsi. L'uomo aveva uno sguardo severo, nessuna espressione sul suo volto, solamente le braccia conserte e degli occhio glaciali. Solo un occhiata, e poi, per paura che lui le facesse del male, la ragazza serrò gli occhi, perchè spesso il suo sguardo azzurro offendeva la gente.
Subito, Setsuko, scivolò in ginocchio, si prostrò in un inchino di perdono e mortificazione.
L'uomo la prese per i capelli, lei si divincolava come poteva, maledicendo la stupidità di aver mollato la spada per terra.. " non .. volevo ... rubarla.. Volevo solamente... imparare".
Lui l'aveva sollevata per i capelli, e con l'altra mano le risuonò un feroce schiaffo.
"La mia spada, insudiciata dalle mani di una femmina senza valore!".
Setsuko spalancò gli occhi. Non appena lui vide quegli occhi, mollò la presa dai capelli e la ragazzina cadde a terra.
Il tonfo svegliò tutta la casa, e presto vennero tutti a vedere che cosa fosse successo.
L'uomo era rimasto senza parole.. la guardava come se avesse visto un fantasma, ma destatosi dopo poco, si rivolse alla direttrice della Hanamachi, e chiese di poter comprare Setsuko. Le offrì dieci volte il prezzo che lei stessa aveva pagato per prenderla, e da quel giorno Setsuko avrebbe avuto un futuro diverso.

Setsuko si dimenava come un piccolo serpente dalla presa di Masahiko, ma lui la teneva stretta, e con voce gentile, ma ferma le sussurrò " ti sto salvando la vita, piccola idiota, stai ferma. Almeno la tua, la salverò. Avrai quello che vuoi, se vieni con me, senza fiatare, come ogni femmina dovrebbe fare".
L'uomo si chiamava Masahiko Sesaki, era un Cavaliere al Servizio della Regina Aerith.
Ed era il fratello di sua madre.
Così fu. La portò a casa, e le spiegò della sua famiglia, e della tradizione degli occhi color dell'acqua che portavano tutti coloro che, nella sua famiglia avevano intrapreso la carriera militare. Solo che mai si erano presentati su una donna. E mai così chiari.
Le raccontò di cosa fosse, in verità, successo a suo fratello, e di come lui, innamorato di un compagno di accademia, si fosse suicidato nel disonore di esser stato scoperto una notte, tra le sue braccia... Le spiegò che fu loro padre a scoprirli, e che per Iwao, l'omosessualità non era tollerata, come in gran parte dell'esercito, ma le spiegò anche che non era veramente così, e che ognuno ha la sua piccola individualità, da rispettare e mantenere sempre.
Divenne il padre che lei non aveva mai avuto, e lei si impegnò a sottostare alle regole, ed in una società che aveva sempre dimostrato di non volerla, Setsuko imparò l'arte della Katana, il tiro con l'arco e imparò a farlo con la forza di un uomo e la grazia di una Donna. Venne addestrata e preparata come si addestra un figlio maschio, con il sudore e le frustate, e forse anche di più, per renderla tenace e fiera, ma per riuscire a farla vivere in un mondo dove se sei donna non hai valore, e se vuoi averlo, devi dimostrarlo.
"Hai gli occhi come li aveva il maggiore dei tuoi fratelli... ma lui ci annegò, nell'acqua che portava". Gli diceva una sera Masahiko, mentre affilavano le spade insieme. " Ma tu sei diversa, Setsuko. La tua acqua è ribelle, ma sa anche stare al suo posto. Fatti strada nell'esercito della Regina. Ah, non te l'ho detto. Sei stata ammessa all'accademia".
"Fu tua madre a chiedermi di cercarti dentro la Hanamachi, sapeva quello che volevi, e mi ha chiesto di renderlo possibile. Ti ha amata come nessun altro al mondo. Ed ora è il tuo momento di riscatto: Vai e affronta la vita come un soldato, e forse un giorno potrai avere anche una qualche missione per conto della Regina. Porterai il mio cognome, e passerai per una delle mie figlie. Sii sempre fiera, ma sii anche umile, ricorda ciò che ti ho insegnato, piccola Goccia di Mare".

Partì per Ruhn il giorno seguente. E da quel giorno fu un Soldato dell'Esercito Reale.
 
Top
0 replies since 29/9/2015, 15:37   49 views
  Share