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RAZZE DI ARDA: I NUMENOREANI, Specifiche

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view post Posted on 7/7/2012, 03:25
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STORIA DEI NUMENOREANI


Gli Uomini della Terra di Mezzo hanno una lunga storia alle loro spalle. La stirpe principale degli Uomini è la razza Numenoreana, dal sangue nobile e valoroso. Gli Uomini, allora chiamati Edain dagli Elfi, aiutarono nei Tempi Remoti questi ultimi a sconfiggere l’Oscurità che si era insediata nella Terra di Mezzo, e come ricompensa ricevettero un’isola chiamata Númenor al di là del mare dell’ovest, dove essi avrebbero avuto una vita lunga e tranquilla.
L'isola di Númenor, il cui nome proviene dall'Elfico Númenorë "Stella" (così chiamata a causa della sua forma), fu creata dai Valar a metà fra il Reame Benedetto a ovest e la Terra di Mezzo ad est. La maggior parte degli Uomini decise di trasferirsi su quell’isola (32 S.E.) guidati da Elros, mezzelfo fratello di Elrond che decise di appartenere alla Razza degli Uomini; a Númenor la loro razza si nobilitò, allungandosi la durata della vita di tre volte rispetto a quella di un uomo comune; ad Elros, in particolare, fu garantito un periodo di vita di ben 500 anni.
I Numenoreani divennero un popolo di navigatori e cominciarono ad incuriosirsi alle terre degli Elfi, ma ancora non osarono avvicinarvisi, anche perché sapevano che ciò avrebbe comportato la fine della loro razza. Nel frattempo sulla Terra di Mezzo un’Oscura Potenza aveva ripreso forma, così un Re Numenoreano, Ar-Pharazôn il Dorato vi si recò nel 3261 della Seconda Era e catturò Sauron portandolo a Numenor l’anno successivo. Lì il malvagio Signore si liberò e convinse gli Uomini a violare il patto che gli impediva di andare oltre i confini dell’isola imposti dai Valar, garantendoli che in tale modo essi avrebbero raggiunto la vita eterna. Così Ar-Pharazôn costruì un'immensa flotta per espugnare il Reame Beato. Appena i Numenoreani tentarono di avvicinarsi al Reame Benedetto, l’isola di Numenor venne fatta affondare da Eru (3319 S.E.) e si salvò solo Elendil con il figlio Isildur e poche altre navi. Essi approdarono sulla Terra di Mezzo, dove fondarono a nord ovest il Reame di Arnor e a sud est quello di Gondor, che Elendil affidò al figlio Isildur. Col tempo il regno del nord (Angmar) venne corrotto dalla potenza di Sauron mentre quello dell’ovest (Gondor) combatté a lungo l’oscurità.





I DUNEDAIN

I Numenoreani scampati alla distruzione dell’Isola, vissero in seguito a Gondor e nell’Arnor, due nazioni fondate da Elendil e chiamate per questo i "Regni in Esilio". Di razza umana, erano dotati di lunga vita ed altri doni concessi loro dai Valar come premio per le loro sofferenze nelle guerre contro Morgoth.
Durante la vita di Elendil i Dúnedain vissero anni d'oro, con una vita circa tre volte più lunga di un umano medio (più o meno 250 anni, tranne la famiglia di Elros che superò addirittura i 400 anni); la durata si abbassò dopo che i dunedain cominciarono a dividersi. Dopo l'Ultima Alleanza il loro sangue si mescolò a quello di altri popoli e, a causa della Terra di Mezzo stessa contaminata dal male, le loro qualità si ridussero ancora.
Rimasero in pochi soprattutto al nord, isolati e raminghi fin quando dopo la Guerra dell'Anello, Aragorn, uno dei Capitani dei Dúnedain di Arnor e trentanovesimo e ultimo erede in linea diretta di Isildur figlio di Elendil, salì al trono col nome di Elessar e sposò Arwen figlia di Elrond.


Caratteristiche

Intelligenti e sapienti, i Dúnedain sono più imponenti e robusti rispetto agli altri uomini e agli Elfi, la loro altezza infatti arriva fino ai due metri per i maschi. Molto ben curati esteticamente, hanno i capelli neri o castano scuri ed occhi grigi e penetranti. Vivono dai 100 ai 300 anni. Sono dunque mortali e, sebbene favoriti dagli dei, soffrono di tutte le pene degli esseri umani: malattie, cicatrici e le debolezze tipiche di chi aspira ad una posizione e a tracciare un segno che non svanisca nelle generazioni future.

Sono un popolo nobile, composto da persone di carattere fiducioso, impaziente, orgoglioso e, talvolta, altezzoso.
I Dúnedain odiano i Corsari (umbariti) contro i quali combatterono la lotta delle Stirpi, la guerra civile di Gondor. Disprezzano, inoltre, i Numenoreani Neri, definiti gli "infedeli". I loro nemici tradizionali sono però i Dunladiani, gli Haradrim e gli Orchetti.

Indossano abiti molto ben rifiniti e apprezzano le collane elaborate. I Dúnedain del bassopiano di Gondor indossano tuniche leggere e spesso non portano i pantaloni. Quelli che abitano in zone più fredde invece, indossano abiti più pesanti. Ornano volentieri i propri abiti di piume e prediligono i simboli bianchi in campo scuro.
Abitano in città (come Minas Tirith e Carn Dum) e villaggi cosmopoliti, amano le comodità e gli agi.
Sono guerrieri ed arcieri formidabili. L’arte della forgiatura di derivazione Noldo, li rende dei fabbri impareggiabili.


Società

Attualmente i Dúnedain sono divisi tra Gondor, dove regna Elessar, e Carn Dum.
La casata reale di Gondor è composta da Re Elessar, Arwen Undomiel “la Stella del Vespro” e dal primogenito Eldarion. A Minas Tirith si possono trovare anche famiglie miste, visti i buoni rapporti con le altre città alleate (Edoras, Carn Dum e Rivendell). Famosi sono l’Accademia dei Leoni di Gondor, dove si addestrano i più grandi guerrieri della Terra di Mezzo sotto l’occhio vigile del capitano Warlock Mikosevaar, l’Accademia Militare e il Tempio di Eru dove si trovano le famose Case della Guarigione.
La città a nord-ovest dell’antico regno di Angmar, invece, fu riconquistata solo alla fine della pestilenza nel terzo anno della Quarta Era. I Numenoreani Neri l’avevano abbandonata dopo il terremoto per raggiungere Minas Morgul.
Ripulita e sanata dal Male che era vissuto in quei luoghi per centinaia di anni, tornò all’antico splendore con la ricostruzione avvenuta per mano dei Dúnedain e dei raminghi. Il valoroso Vashante Sannensen comanda l’esercito della città composto da ranger, sacerdoti e druidi. A Carn Dum è stato eretto un Ninfeo dedicato a Yavannah ed un tempio di Orome, protettore della città. Anche la valier Vana ha un culto dedicato. I ranger, oltretutto, si sono uniti in una gilda di Guardiani (arcieri arcani e druidi).
I loro alleati sono: i rohirrim, i nani della Montagna Solitaria, gli Elfi di Rivendell, gli Hobbit e tutti i popoli liberi della Terra di Mezzo.


Cultura e Religione

La concezione religiosa dei Dúnedain rifugge dalle grandi celebrazioni ed è di stile più riservato e personale. I Dunedain venerano Eru e tutti i Valar, specialmente Orome, Yavannah, Vana e Manwe.
L'ancestrale paura della Morte ha fatto sì che i Dúnedain cercassero in tutti i modi di ritardare il loro naturale decesso. I Sapienti del loro popolo cercarono a lungo di scoprire il modo per richiamare la vita o almeno di prolungare i giorni degli uomini. Riuscirono però a trovare solamente il sistema di conservare il corpo delle persone morte; per questo motivo tra i Dúnedain si è sviluppato un sistema di sepoltura molto elaborato, tendente alla conservazione delle spoglie mortali; non è raro vedere grandiose necropoli viaggiando per le terre dell'Ovesturia.
La Casa Reale possiede spiccate capacità mediche (a Gondor si dice: "le mani del Re sono mani di guaritore"); ciò è dovuto, oltre alla scienza numenoreana, anche alla parentela con gli Elfi e con Elrond, maestro in molti campi di saggezza e soprattutto nella scienza medica.


Lingua

La lingua madre con la quale i Dunedain tramandano le loro tradizioni è l'Adûnaico, ma la maggior parte di loro parla l'Ovestron. Molti sanno anche esprimersi nell'Elfico Sindarin, una piccola parte anche in Alto Elfico.





I NUMENOREANI NERI

I Numenoreani Neri sono discendenti di quelle poche stirpi corrotte che si salvarono dalla caduta di Numenor, inghiottita dal Mare.
Il Re Ar-Pharazon prima di salpare per il suo ultimo viaggio verso le Terre Immortali, diede ordine ad Elwyn Mey, Capitano delle truppe, di restare con un piccolo drappello di uomini ad Umbar, all’epoca la più grande tra le loro colonie. Ricevuta la notizia della caduta di Numenor si spinse verso il deserto dell'Harad con i suoi fedelissimi, tra cui Elor Desh comandante in seconda, per riorganizzarsi e per trovare riparo. Gli anni successivi trascorsi tra le calde sabbie del deserto, segnarono la salita al potere di Elwyn Mey, reclamato a gran voce dai suoi soldati. Lo stesso Sauron, rientrato a Mordor, lo accolse come nuovo re dei Numenoreani Neri e gli permise di conquistare Carn Dum, città confinante con il reame di Angmar.
L’aspetto fisico dei Numenoreani si modificò col passare dei decenni perché il male aveva trovato terreno fertile nel loro nero cuore.
Elwyn Mey sposò una noldor corrotta, Zeuraya della Casata dei Cheen, e nacque la futura regina del popolo oscuro, Leo Mey.
Alla caduta di Sauron i Numenoreani rimasero a Carn Dum fino al terzo anno della quarta era quando, a seguito di un’epidemia che colpì la Terra di Mezzo, un terremoto spazzò via l’intera città. I Numenoreani si spostarono definitivamente a Minas Morgul e la ricostruirono. Carn Dum tornò così in mano ai Fidi (i cosiddetti Dunedain).
Alla morte di Elwyn Mey, Leo divenne la nuova regina e volle al suo fianco per regnare il principe Morshandar Khan, figlio del Re Drago ShruyKhan signore dell'Harad, potente alleato dei Numenoreani Neri.
La Casata Reale dei Mey e dei Khan è così composta: Leo Mey e Morshandar Khan signori di Minas Morgul, Zeuraya Mey principessa di Minas Morgul nata dalle prime nozze di Leo con un sacerdote, Holan Khan principe di Harad ed erede al trono di Minas Morgul, Haran Khan principe di Minas Morgul e di Harad e capitano dell'esercito, Ra'hen Khan principessa di Minas Morgul e di Harad.


Caratteristiche

La pelle dei Numenoreani Neri è scura come la notte, gli occhi rossi come il sangue (in alcune nobili famiglie si trovano colori diversi) e i capelli corvini hanno perduto la pigmentazione originaria divenendo bianchi. L’oscurità della loro anima si riflette nell’aspetto esteriore. La corruzione permette loro, a differenza dei dunedain, di vivere oltre i 300 anni (vi sono addirittura esempi di Numenoreani Neri di 400 anni e oltre. I membri della Casata Reale invece sono immortali).

Sono arroganti ed egocentrici, convinti che la loro razza sia destinata a sottomettere l'intera Terra di Mezzo. Sono un popolo in guerra contro tutte le altre culture, noto è il loro odio verso i Dunedain e gli Elfi. Considerano la morte gloriosa in battaglia un destino fasto e auspicabile.
Indossano ricche vesti di seta o cotone, ornate di gemme e di piume. I loro colori preferiti sono il nero e il grigio-oro.
Artigiani abilissimi, sono anche esperti nella costruzione di vascelli e sono temibilissimi avversari nella guerra sui mari. Famosi sono i loro archi di acciaio cavo.


Società

Fortemente classisti, hanno una società di tipo piramidale con al vertice la Casata Reale dei Mey e dei Khan; al di sotto dei regnanti vi sono le antiche famiglie sopravvissute alla caduta di Numenor, di cui fanno parte “Principi” e “Principesse” che godono di privilegi illimitati, a seguire le nobili famiglie di Minas Morgul (Numenoreani spesso uniti in matrimonio con esponenti della nobiltà di Rhùn o Halandra) e infine il popolo vero e proprio (Numenoreani non nobili, alleati e umani corrotti che per meritocrazia hanno ottenuto dei privilegi sociali).
I guerrieri di nobile discendenza sono considerati un' élite all'interno della società (Accademia Militare) e la maggior parte dei maschi delle grandi famiglie presta servizio nell'esercito almeno una volta nella vita. Ciò ha consentito a questo popolo di farsi trovare sempre pronto alla guerra.
Ma il centro del potere della città è il triangolo formato da: la sede dell’Ordine del Drago (la potente gilda degli incantatori, dei sacerdoti e dei bardi) al cui interno si trova anche il Tribunale dell’Inquisizione, la sede dell’Ordine delle Ombre (la gilda dei maestri delle ombre) e il Tempio di Melkor.
I loro alleati sono: gli Haradrim, gli Esterling e tutti coloro che sono devoti alla causa dell’oscurità e a Melkor.



Cultura e Religione

La loro cultura è condizionata dalla tendenza alla conservazione, la loro religione incentrata sul culto di Melkor e della vita nell'aldilà, che dimostra quanto le vecchie superstizioni numenoreane si siano conservate quasi inalterate. Molto diffusa è la pratica della mummificazione.

Lingua

Hanno un notevole rispetto per le tradizioni infatti continuano a parlare, in forma quasi pura, l'Adûnaico, la lingua di Númenor. La maggior parte di essi ricorre anche all'Ovestron e l’Haradaico (lingua haradrim). Solo la Casata Reale dei Mey e dei Khan parla correttamente anche il noldor.

Edited by Highway To Implosion - 7/7/2012, 14:14
 
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