| Nome: Tora Baltik
H: 1,45 m
Peso: 80 kg
Capelli: Castano scuro
Occhi:Verdi
Classe: Barbaro (6) Guerriero (3)
Razza: Nana
Allineamento: Neutrale puro
Divinità: Aule Signore delle Sostanze di Arda, plasmatore di terre, fabbro e maestro di tutti i mestieri.Creatore dei Nani.
Tratti fisici e segni particolari: ha 4 tatuaggi,2 sui bicipiti e due sugli avambracci.I primi sono due braccialetti tribali che contornano i muscoli poco sotto la spalla,i secondi sono bracciali tribali che coprono l'avambraccio dal polso fin quasi il gomito.Sono tutti di colore nero.Ha una cicatrice sul ventre lunga una ventina di centimetri.Ha un carattere forte anche se in fondo è fragile come qualunque altra femmina.Le interessa migliorare nel combattimento per poter essere all'altezza del suo scopo nella vita.Odia le persone razziste,superficiali e spavalde,l'unica eccezione in questo era suo marito.Non augurrebbe a nessuno il dolore e la sofferenza che ha patito lei,per questo cerca sempre di aiutare i più deboli se può.
BACKGROUND
Tora era nata sotto l'Erebor,chiamata la montagna solitaria.Sua madre mori poco dopo il parto per via di una infezione,mentre il padre si ritrovò solo a crescere la piccola.Non avendo basi femminili Tora crebbe come un Nano
impugnando le armi e combattendo contro suo padre,suo maestro d'armi.era molto abile come guerriera,di rado nascevano Nane cosi forti e ostinate in battaglia.Fu proprio questa sua caratteristica a fargli conoscere il suo futuro marito.
Il suo nome era Rurik Rompipietra,un guerriero barbaro conosciuto per la sua forza e resistenza.Uno dei migliori combattenti della montagna che il destino portò da Tora.Si conobbero in una locanda e tra un boccale di birra nanica e un altro Tora offese Rompipietra e si fece beffe delle sue abilità,tanto da farlo imbestialire.Rurik la sfidò a duello.Tora accettò e la mattina dopo combatterono fra loro.La battaglia venne vinta da Tora che disarmò Rurik e lo atterrò lasciandolo in ginocchio con il filo della sua ascia che sfiorava il collo del barbaro.Da quello scontro i due si innamorarono.Lui grande combattente e lei unica donna ad averlo sconfitto e umiliato.
Si sposarono esattamente un anno dopo,lo stesso giorno del loro duello.Erano una coppia felice,l'una completava l'altro.Purtroppo era destino che non durassa.rimasero sposati per 5 anni e in quest'ultimo Tora rimase incinta.
Abbandonò le armature e l'ascia per il periodo della gravidanza,ma 8 mesi dopo la montagna solitaria venne attaccata dai non morti.Una battaglia sagnuinosa in cui molti nani trovarono la morte e tra questi Rurik Rompipietra.
Tora cercò di unirsi alla battaglia e suo padre gli proibi di sforzarsi durante la gravidanza,ma quando vide il marito piegarsi sotto i colpi dei nemici,perse il controllo.Recuperò un'ascia bipenne e attaccò questi ultimi colpendoli con la sua ira nell'intento di vendicare il suo amato.Nella foga si spostò vicino alle rive del FLutti,un fiume che scendeva fino al lago Lungo nelle coste del Bosco Atro,cercando di trovare la creature che aveva ucciso Rurik.Schiantò a terra un non morto mentre un altro dietro esso la colpì con una spada lunga e,non avendo armature,essa affondo nella carne abbastanza da fargli perdere lo slancio e buttata nel Flutti.Ma lei lo aveva rioconosciuto,era lo stesso non morto che aveva colpito suo marito,la chiazza di sangue che gli aveva lasciato era indelebile nella sua mente.Lo prese e lo portò con se in acqua.
Le correnti erano molto forti,ma Tora,ferita al ventre e piena di ira,combatteva contro la creatura non morta a mani nude,anche se il dolore lancinante all'addome le levava le forze.la lotta fu strenua,ma alal fine lei prevalse,spezzo il collo a mani nude alal creatura immonda ed essa smise di porre alcuna resistenza,accasciandosi fra le sue mani e lasciando la presa dall'elsa della spada conficcata dentro la nana.
Con le ultime forze si aggrappo a un ramo sporgente di un albero nella speranza di uscire da quella corrente,ma oramai era troppo debole e la corrente la trascino via fino a raggiungere l'Esgarot sul lago lungo.
La corrente la trascinò su una riva,e li rimase,mentre la ferita si infettava e tutto si faceva più lontano.Venne però salvata da alcuni elfi del bosco che vivevano sulle coste.La curarono e fecero abortire la povera creatura che con il suo corpicino aveva protetto la madre.La salvarono per miracolo da una morte lenta e dolorosa e quando si riprese,risalì la montagna per riunirsi ai suoi simili.Oltre che a suo figlio e suo marito,aveva anche perso suo padre,l'ultima cosa che gli era rimasta di famiglia.Si venne a sapere che il responsabile dell'attacco di non morti era un temibile negromante che invocava questi ultimi.Era disposta a tutto pur di avere vendetta,anche unirsi alle altre razze.Non c'era più nulla per lei sulla montagna solitaria cosi trattenne le lacrime rabbiose e in silenzio prese le sue cose e se ne andò da Erebor verso Brea,per poi unirsi alla causa.
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