| Nome: Vector Vasilievich
H: 182 cm
Peso: 71 KG
Capelli: Biondi
Occhi: Chiari
Classe: Ladro - Ombra Danzante - Assassino
Razza: Umano corrotto
Allineamento: Inizialmente Caotico Neutrale, successivamente Caotico Malvagio
Divinità: Melkor
Tratti fisici e segni particolari: Ragazzo dall'aspetto molto attraente
BACKGROUND Vector è un gondoriano, proveniente da un villaggio nelle vicinanze di Minas Tirith, il padre un commerciante, la madre padrona di una sartoria. Da sempre stato un bambino intelligente, bravo oratore ed atleta non da poco, con il passare degli anni, vivendo in un ambiente particolarmente legato a tradizioni e buone maniere, sviluppa un forte senso di libertà e non rispetto per la gerarchia di qualsiasi tipo, specialmente familiare. Ha sempre avuto un debole per le belle ragazze, che corteggia senza alcun ritegno quasi, spesso faceva uso di piccoli trucchi di magia per impressionarle, essendo molto abile con le mani. Un "bel" giorno la piccola cittadina dove il piccolo Vector viveva (all'età di 16 anni) venne attaccato da un'orda di orchi che trucidarono tutto e tutti, mettendo a ferro e fuoco qualsiasi struttura e saccheggiando il possibile. Vector rimase sepolto dalle macerie della sua stessa casa, ma riuscì a sopravvivere comunque, in maniera molto fortuita, soltanto un problema... Non ricordava assolutamente nulla del suo passato, ne tantomeno del perchè si trovasse in una situazione simile. Nell'uscire dalle macerie incrociò lo sguardo del padre, il quale lo chiamò con voce straziante e morente a causa di una gamba mutilata e disse lui :"Vector, figlio mio... ti sei salvato... va, ora scappa di qui, fa di te un uomo e ricordati di noi..." detto ciò si spense. Sulle mura oramai in frantumi della sua casa c' era una targhetta con su scritto "Thasardur Vasilevich - Alandra Gelmir - Vector Vasilevich". Capì tutto d'un tratto di aver perso fisicamente un passato che mentalmente non riusciva a ricordare e decise di partire. Si avviò in una direzione a caso in cerca di un qualcosa, di non definito, forse... Un, oppure Il motivo per vivere... Per anni visse come un vagabondo, affinò le sue tecniche di ladruncolo svolgendo dei lavoretti occasionali e tirando via quanto bastava per vivere... Non era molto interessato a quanto successo al suo passato, più al cercare di rendersi il futuro migliore, in bene, o forse anche in male...
Edited by S.T.A.L.K.E.R.Itachi - 20/7/2012, 16:13
|