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| Una lettera cade misteriosamente dall'alto fra le mani di Gharamir, sospinta da una brezza. Nessuna traccia del messaggero. La lettera è sigillata con un curioso incantesimo: simile a un sigillo di cera, ma fatto di aria e lievemente crepitante di elettricità. Passandovi una mano sopra, il sigillo si dissolve ed è possibile leggerne il contenuto:
Carissimo Gharamir; Le poche righe che vi scrivo non potranno mai rendere giustizia alla mia gratitudine nei vostri confronti. Le brume che ottenebravano i miei ricordi si sono finalmente dissolte e adesso sono finalmente libero e interamente me stesso. Non posso rivelarvi di più a mezzo di questa missiva, per quanto il mio messaggero possa essere ritenuto degno di tutta la nostra fiducia, ma sappiate che mi piacerebbe poter incontrare nuovamente il mio generoso benefattore e raccontargli una storia che senz'altro troverete spaventosa e avvincente al tempo stesso. In qualunque città voi vi troviate in questo momento, salite con la vostra risposta in cima all'altura più vicina a mezzogiorno e potrete consegnarmi la vostra lettera. Al momento mi ritrovo in missione segreta in terre lontane, temo non vi sia modo più rapido per potermi contattare. Fatemi sapere luogo e ora, e io sarò da voi in un baleno. Tempesta e speranza cavalcano ora sulle ali dello stesso vento, possa la mia gratitudine e la benedizione del Signore del Taniquetìl accompagnarvi in tutte le vostre imprese.
Viggen Sovngarde, cacciatore di dannati
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